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Varcata la soglia si ha subito la sensazione di entrare un luogo dove il tempo è sospeso. Per 400 anni il “Convento Monacelle” nel centro di Martina Franca è rimasto inaccessibile agli occhi del mondo. Fino a quando, due mesi fa, grazie all’iniziativa dell’associazione Liberuomo le sue porte non si sono aperte al pubblico. Una mostra stabile per portare alla luce un eccezionale patrimonio storico e culturale. Il tutto nel rispetto della riservatezza dell’ultima abitante del monastero, suor Carmela. Per secoli le monache hanno vissuto qui, studiando e lavorando. Nel 700 il convento si è affermato come polo di eccellenza per la tessitura in oro. Attraverso un percorso guidato i visitatori possono scoprire com’era la vita dietro le grate, le sue regole, i rituali. Particolarmente scenografiche le terrazze – un tempo giardini pensili – da cui si gode una splendida vista sulla Valle d’Itria.

Nel servizio le voci di Viviana Fasano e Angelo Raffaele Fasano,  APS Liberuomo

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